sabato 8 novembre 2008

venerdì 7 novembre 2008

Io voglio


Forse è ora che gli Italiani incomincino a dire ciò che vogliono per il loro paese oltre a quello che non vogliono, come fanno nella stragrande maggioranza dei casi.

Ebbene, ecco quello che io voglio:

Il fondamento: voglio uno stato dove salute ed istruzione siano alla prima voce della spesa pubblica, uno stato che tuteli i lavoratori, sotto tutti i punti di vista, dato che, come dice la costituzione all'articolo 1, sono la base della Repubblica e con lavoratori intendo tanto i dipendenti quanto quelli in proprio, gli operai ed i colletti bianchi, i muratori e gli operatori dei call center, gli artigiani ed i promotori finanziari/assicurativi.

Economia: voglio uno Stato che tagli i fondi alle miriadi di associazioni inutili sparse per l'Italia, che tagli i fondi ai quotidiani, che tagli i fondi per le spese inutili del parlamento (auto blu, aerei, palazzi, lacchè, etc etc), che tagli i fondi alle associazioni dei consumatori (si devono autofinanaziare per avere senso), che tagli i fondi ai sindacati (si devono autofinanziare per avere senso), che venda a fondazioni il patrimonio italiano inutilizzato (case, palazzi, terreni in disuso in tutta Italia).

Politica energetica: voglio uno stato che tuteli i mercati di acqua, luce, gas. Voglio uno stato che attui piani strategici per il reperimento di energie alternative e che imposti una politica di riduzione netta dei consumi (iniziando col multare quei comuni che hanno già acceso le luminarie di Natale).

Politica dei trasporti: voglio uno stato che studi un piano ragionato dei trasporti, dividendo le aree del paese, studiando in loco le soluzioni e potenziando vie alternative (es. per andare da venezia a torino sostenere e potenziare il passaggio Brescia-Piacenza-Torino in modo da decongestionare il traffico di Milano) in quanto non è possibile che in aree economicamente strategiche merci e persone restino ferme in coda per ore, questo si traduce in scarsa, scarsissima produttività.

Politica sull'istruzione: garantita a tutti fino alla maturità. Abolizione del voto ed investimenti sulla qualità degli insegnanti (corsi di aggiornamento ed esami annuali). Il Preside deve ottenere più poteri in luogo di una maggiore responsabilità sulla qualità dell'insegnamento del suo corpo docente. L'obiettivo deve essere insegnare non giudicare. Abolizione dell'esame di maturità, inserimento di esami annuali o semestrali da effettuarsi all'esterno della scuola i risultati dei quali serviranno agli insegnanti per valutare il livello di apprendimento dei propri alunni.

Politica sociale: casa, lavoro ed assistenza agli anziani. Questo deve essere garantito a tutti subito (non è possibile che l'ultima politica sociale l'abbia fatta Mussolini).

Politica dei rifiuti: potenziamento della raccolta differenziata, introduzione della politica del riutilizzo, sgravi fiscali per le aziende che riducono la produzione di rifiuti (es: le ditte di detersivo saranno incentivate se propongono prodotti ricaricabili; supermercati che eliminano il banco frigo con plastica e polistirolo ed utilizzano solo la vendita del fresco). Campania: vanno cacciati i vari bassolini, va bonificata e va introdotta una politica dei rifiuti come sopra(camorra permettendo).

Politica delle telecomunicazioni: voglio uno stato che separi al rete dagli operatori che rivendono il servizio. La nuova rete in fibra su tutta Italia voglio che sia pensata dallo stato e costruita da società private, divise per distretti (prefissi e sottoprefissi)quindi moltissime, che verranno pagate acquisendo la proprietà della rete stessa in base ai lavori effettuati.

Politica sulla giustizia: voglio uno stato che pensi ad una riforma della giustizia per ottenere processi civili più rapidi, per ottenere sentenza chiare, che faccia scontare a tutti la pena prevista (assassini, stupratori, bancarottieri, truffatori, mafiosi, spacciatori, faccendieri e tutti i loro mandanti) senza mai perdere di vista la cognizione.

Politica sulla politica: eliminare il dualismo crescente, riportare il pluralismo. Cancellare la legge porcata. Cancellare la legge attuale del conflitto di interessi, imporre uno spazio politico uguale per tutti (da forza italia ai verdi, dal pd ad alternativa sociale) solo su reti statali da 6 mesi prima del voto sino al voto stesso. Divieto assoluto sulle altre televisioni o radio in quanto le poche emittenti nazionali non permettono una campagna equa. Libertà assoluta su internet dove tutti possono dire la loro, libertà vigilata sui giornali (controllo che gli spazi messi a disposizione con pubblicità ed articoli non superino certe percentuali stabilite in base alle preferenza della precedente votazione). Cancellare le leggi protezioniste nei confronti dei membri del governo o del parlamento.

Politica sull'immigrazione: aiutare, con ogni mezzo, l'inserimento di coloro che sono in Italia, stroncare il business dell'immigrazione (sgretolare le associazioni criminali che li traghettano, che gli danno una casa/baracca, che gli danno da lavorare in nero nella raccolta dei pomodori o nella vendita degli accendini/cd per due lire, che li sfruttano per la prostituzione o lo spaccio di droga).

Politica sulla droga: valutare gli effetti fisici delle sostanza psicoattive (dalla marijuana all'alcol, dalla cocaina agl'acidi) ed impostare le pene sulla base di ciò. Colpire lo spaccio e non il consumo. Depenalizzare l'utilizzo di sostanze che non hanno effetti fisici dannosi.

Politica estera: voglio uno stato che stringa alleanze con paesi virtuosi (Olanda, Danimarca, Svezia), che rifiuti la guerra per qualsiasi motivo, che si renda partecipe di iniziative quali l'abolizione della pena di morte, il sussidio non sussidio al terzo mondo (ovvero non dare soldi in cambio dì... che crea solo più danni), l'esportazione culturale dei diritti civili.

Ecco ciò che voglio per l'Italia. Tutti dovrebbero scrivere e diffondere la loro idea, sarebbe un paese migliore.

"Siate voi il cambiamento che volete nel mondo" Gandhi

sabato 1 novembre 2008