venerdì 7 agosto 2009

Auto blu mon amour

Mentre Maroni, il ministro condannato per resistenza a pubblico ufficiale (morsicò la gamba di un poliziotto), autorizza le ronde per strade più sicure, Calderoli, in balia del caldo d'agosto, versa in stato confusionale, Berlusconi inanella le solite figure di merda mondiali, la Carfagna, per non saper ne leggere ne scrivere, è già in vacanza ed il PIL crolla inesorabilmente alla faccia dei proclami, la notizia migliore della giornata è che L'Italia rafforza il suo record mondiale di auto blu: secondo i dati diffusi da Contribuenti.it nel nostro paese girano attualmente 624.330 unità, con una crescita del +2,7% negli ultimi sei mesi, quando la quota era ferma a 607.918 vetture a carico pubblico.

Ma per capire meglio la differenza tra noi e "gl'altri" diamo uno sguardo alla classifica mondiale di auto blu. Al primo posto naturlmente sta l'Italia poi vengono gli Stati Uniti che per estensione e popolazione sono cento volte l'Italia ed infatti ne hanno dieci volte meno, ovvero 72.000 (le hanno pure ridotte prima erano 75.000), terza la Francia con 63.000 (anche loro le hanno diminuite nel 2009 di 100 unità). Non c'è che dire oltre che primi senza eguali siamo anche in trend positivo, che culo!

Classifica parziale:
  1. Italia 624.330
  2. Stati Uniti 72.000
  3. Francia 63.000
  4. Regno Unito 56.000
  5. Germania 53.000
  6. Turchia 52.000
  7. Spagna 42.000
  8. Giappone 31.000
  9. Grecia 30.000
  10. Portogallo 22.000

giovedì 6 agosto 2009

Hiroshima mon amour

Il 6 agosto 1945 alle 8:16 (ora locale) Little Boy, la prima bomba atomica ad essere utilizzata in un conflitto militare, esplose sopra Hiroshima che fino ad allora non era stata toccata dai bombardamenti americani. La bomba detonò ad un'altitudine di 576 metri con una potenza pari a 12.500 tonnellate di TNT. Little Boy provocò circa 130.000 morti e 177 mila persone sfollate poi morte negli anni successivi a causa delle radiazioni. Nel 2002 gli hibakusha (i colpiti dalle radiazioni del fallout nucleare), nonostante i 57 anni trascorsi, erano 285.000.

martedì 4 agosto 2009

Sovrappopolazione

C'è un uomo che ambisce a divenire uno dei più grandi sterminatori della storia, anzi, il più grande di tutti i tempi: si chiama Eric R. Pianka e di professione fa lo zoologo evoluzionista all’università di Austin in Texas.
Egli, in una relazione che ha tenuto alla Texas Academy of Science, nel sostenere che la crescita della popolazione mondiale sta "rovinando il pianeta" specificando doverosamente che "oltretutto, i carburanti fossili sono alla fine", ha sancito che la popolazione va ridotta al 10% di quella attuale (quindi il 90% va eliminato), pena danni terribili ed irreparabili tipo, immagino, non poter andare più in macchina oppure non poter più accendere il condizionatore a Luglio.
Bene, tenendo conto che al primo gennaio 2009 la popolazione mondiale ha raggiunto i 6.750.819.383 abitanti, il 90% è molto semplice da calcolare ed è qualcosa di più di 6 miliardi di eprsone da sterminare. Ciò lancerebbe il simpatico Pianka in testa alla classifica degli olocausti, o per lo meno in quella di coloro che l'hanno teorizzato, sbaragliando tutti compresi Mao, Stalin e Hitler che al suo confronto sono delle femminucce.
Quell'allegro gogliardone di Pianka non è uno sprovveduto, sa bene che certi risultati non si ottengono con una semplice spiegazione degli effetti benefici che si ottengo eliminando nove decimi delle persone intorno a noi, cosa tra l'altro molti approverebbero senza fare tante storie (chi non ha un vicino di casa, un collega di lavoro, un parente, un conoscente che vorrebbe eliminare dalla faccia della terra per sempre?), ma serve un metodo scientifico serio ed affidabile. Ma non solo: sa anche che fame e guerra hanno già provato nell'intento di, ma con scarsi risultati. Sulle guerre, infatti, tutti sanno tutto, compreso il fatto che la popolazione mondiale è ancora qui ed è in crescita per di più. Sulla fame indotta, invece, si sa di meno, anche se i risultati sono eguali, esempio: nell'aprile del 1974, venne pubblicato, con la firma di Henry Kissinger, il “National Security Study Memorandum 200”, richiesto dal presidente americano Nixon nel 1970, che venne indirizzato al presidente americano successivo Gerald Ford, ai Ministeri della Difesa, dell'Agricoltura, al Direttore della CIA e agli amministratori della AID (Agency for International Development). Il "Memorandum" è "uno studio sull'impatto della crescita della popolazione mondiale sugli interessi strategici esteri americani e mette a fuoco le implicazioni politiche ed economiche internazionali della crescita della popolazione, più che (i relativi) aspetti ecologici, sociologici o di altra natura". Questo documento, che apertamente riconosce la relazione esistente tra la potenza politico-economico-militare di una nazione e il suo incremento demografico, propone, badando al pratico, lo spopolamento di intere nazioni come unica soluzione in grado di mantenere i privilegi americani nel commercio di materiali strategici per il settore industriale e per conservare la supremazia militare americana. Lo spopolamento doveva avvenire tramite la gestione dell'approvigionamento al cibo che doveva essere sempre più scarso. Dal 70 ad oggi si può dire che non si sono ancora visti risultati notevoli, in termini di depopolamento, ma nonostante ciò la politica viene ancora applicata (si guardino dove risiedono le borse dei mercati che trattano generi alimentari di prima necessità ed i prezzi che impongo a produttori e consumatori) si immagina per altri scopi.
Ma torniamo al buon vecchio Pianka perchè lui la soluzione pare avercela: per sterminare il numero giusto di persone ci vuole una bella Pandemia.
Eh sì cari miei, la malattia virale è un metodo efficace e democratico: non necessità di grandi investimenti, si trasmette col passaparola, non ha preferenze di sesso, razza o religione. L'unico scoglio è scegliere quella giusta e quel diavolo di un Pianka ha pensato anche a quello.
L’influenza aviaria? Magari scoppiasse, ma ancora non basterebbe. L’Aids? Decisamente troppo lento.
La soluzione è: l'Ebola! E' straordinariamente letale e uccide in giorni, non in anni, e Pianka nel lodarla ha aggiunto: "Si diffonde per via aerea e ammazza il 90 % degli infettati. Pensateci".
Ha solo un piccolo problema, è talmente letale che chi la contrae non fa in tempo a portarla in giro per il mondo in quanto schiatta prima, tanto è vero che non è mai riuscita ad uscire dall'Africa autolimitandosi nei luoghi dove si sono rivelati i focolai. Ma Pianka, che una ne pensa e cento ne fa, c'ha già la soluzione, una piccola manipolazione in laboratorio e tutto diventa più controllabile.
Non c'è che dire, Pianka si candida autorevolmente ad essere il più grande, per lo meno teorico, genocidista di tutti i tempi oltre che lo scienziato preferito del "nostro" ministro Calderoli, tenuto conto che in Italia si dovrebbe passare da 58 milioni di abitanti a non più di 21 e quest'utlimo saprebbe già chi sacrificare.