martedì 30 dicembre 2008

Madrid

Era Pasqua quando ce ne siamo andati per una zingarata a Madrid in tre, una Pasqua fredda ma non troppo. Pensavamo, grulli che siamo, che in Spagna avremmo trovato caldo e giornate solari, tutto il contrario. Freddo becco, giornate uggiose, pioggia intermittente ed addirittura neve nei dintorni di Segovia. Il mio abbigliamento non era all'altezza e mi ricordo di aver fatto una figura così anche ad Atene, anni ed anni fa, quando, pensando che Maggio fosse un mese caldo nell'Ellade, ritrovai invece un clima peggiore che nella valle padana, terra di mia residenza dal clima caldo umido d'estate e freddo penetrante d'inverno. La storia non mi ha insegnato nulla e così in Spagna mi son prensetato con vestiti leggeri e nemmeno un giubbotto...

A parte questo devo dire che Madrid è una bella città, ben tenuta e gli autoctoni sono simpatici. Tutto quel che si dice sulle notti spagnole è vero, le inizi e, se sei ben disposto, non sai mai quando le finisci. Noi ce ne siamo accorti ad esempio l'ultima sera quando abbiamo cominciato col vedere la semifinale della coppa dei camp... pardòn, di champions league (Milan vs Man United) e siamo finiti col rientrare in stanza alle 10 del mattino, notare che alle 11 dovevamo lasciare la stanza ed io ho avuto il coraggio di addormentarmi risvegliato a forza di acqua in faccia dai compagni di viaggio. Il durante ve lo evito, vi dico solo che alle quattro del mattino eravamo nell'appartamento di un ecuadorenio pazzo, in un palazzo di dieci piani, con la musica metal a manetta, bevendo come se ce lo avesse ordinato il medico.
Durante il soggiorno abbiamo trovato il tempo per due gite fuori porta a Toledo, bellissima, e Segovia meno bella della prima ma con un pezzo di acquedotto romano enorme e ben conservato che vale la pena di andare a vedere, pare che sia il più grande del mondo.
Da vedere: il Prado, Plata major, il palazzo del re ed in generale merita passeggiare per i vari quartieri della città, poi una gita a Toledo e Segovia non dovreste mancarla.
Magiare: in Spagna mangiare costa meno che in Italia, per un pranzo veloce un bocadillo con pescado, panino con fritto misto, o con il chorizo, la salsiccia, va benone e costa solo 2 euro in pieno centro, buono ed economico anche il museo del Jambon, salumeria che si trova dappertutto a Madrid, dove protete mangiare un semplice panino col prosciutto crudo oppure sedervi e mangiare primo, secondo e contorno con meno di 10 euro. Mi raccomando fatevi una sera a manigiare paella, di pesce, di carne, mista o vegetariana non fatevela mancare.
Per la serata/nottata scegliete un locale a caso e divertitevi e ricordate che, introdotti dai buttadentro, potrete bere un bicchierino gratis di alcolico un pò scadente ma pur sempre alcolico, noi l'ultima sera abbiamo girato un sacco di locali (disco pub più o meno) dove abbiamo bevuto gratis in ognuno.....

Ora le foto

Madrid 2007


Toledo


Segovia

lunedì 29 dicembre 2008

Monaco di Baviera

Capita, a volte, che in partenza per un viaggio mi metta a scorrere le foto dei vecchi viaggi/zingarate intrapresi in questi anni. Mi sono accorto che molte fotografie sono proprio carucce e così ho deciso di postarle piano piano in questi giorni con piccoli commenti su situazioni, luoghi e magari qualche piccolo consiglio per il viaggio.

Comincio con una meta classica, almeno per me, ovvero Monaco di Baviera quasi sempre frequentata, in questi ultimi anni, durante l'Octoberfest (non vi dovrò spiegare di cosa si tratta vero?). In totale, se non mi sbaglio, ci sono stato otto volte grazie alla distanza abbordabile (500 e rotti kilometri dalla mia Cremona) ed al clima particolamente festaiolo che si respira da quelle parti mescolato ad una cucina a base di carne e patate che la rende la città bavarese a me particolamente gradita.

Imperdibile in città una serata alla birreria HB, a due passi da Marienplatz, con la bandina che suona ed i litri di birra che viaggiano per la sala enorme del primo piano, chi c'è stato qualche anno fa sa che ora non è più la stessa cosa ma vale sempre la pena di una baraccata. Per la miglior cucina tipica bavarese in pieno centro la sosta obbligata è da Augustiner . Come albergo, il miglior rapporto qualità/prezzo/posizione è l'Isartoor Hotel a due passi dal centro, si arriva in Marienplatz a piedi in dieci minuti, prezzi modici e colazione abbondante, che volete di più?

Da vedere tutto il centro città, l'Alte e la Neue Pinakothek e l'Englischen Garten (d'estate è d'obbligo).

Ed ora un pò di foto

Oktoberfest 2004


Nelle foto della trasferta del 2006 trovate anche qualche immagine a Norimberga città che dista solo un paio d'ore d'auto da Monaco di Baviera e merita assolutamente una gita. Il centro, completamente ricostruito in stile dopo la seconda guerra mondiale, è dicisamente affascinante. Vicino a Monaco segnalo anche Landshut, commenti e foto li trovate qui.

Monaco 2006



Ocktoberfest 2007


Se avessi potuto fotografare altre edizioni della trasferta oltralpe....

venerdì 26 dicembre 2008

lunedì 15 dicembre 2008

Stupidità e democrazia


L'altro giorno un amico mi ha mandato il video che vedete qui sopra con una parola sola nel testo della sua: riflettete. Niente di più giusto ma non avevo in mente di metterla sul blog, in fondo lo legge non molta gente (il mio blog) ed al filmato parla già da solo ed è on line su youtube (che c'ha un po' più di visite del mio). Poi però ho letto questo articolo ed ho correlato le due cose.
Volete liberare Sandokan o Saviano e la folla: Sandokan

Ora sebbene reputi Gesù "solo" una personaggio storico e non Dio sceso in terra non ho comunque l'intenzione di paragonarne Saviano al sopraccitato, però non posso non notare come l'uomo (e nello specifico l'uomo italiano), pur evolvendosi nel corso dei secoli, riesce sempre a dimostrare una stupidità fuori dal comune. Questa idiozia è un qualche cosa che deve risiedere, secondo me, nel DNA, che non è possibile togliere, estirpare. Dovremmo automodificarci geneticamente per cancellarla definitivamente.
Ma penso anche, però, che solo un genetista pazzo cercherebbe di cancellare la stupidità dal nostro animo, trovandosi così accerchiato da persone assennate impossibili da imbonire, raggirare, circuire, comandare, sfruttare etc etc.
Quindi?
Quindi niente, è così, ed ho paura che sarà sempre così, ed ora vado a farmi un bel bidè alla faccia dei francesi (e perchè no, anche degli inglesi e dei tedeschi).

venerdì 12 dicembre 2008

Caro Bondi ti scrivo

Spettabile Ministro dell "Cultura" Sandro Bondi, anche detto il poeta, Le scrivo in relazione al "convegno" svoltosi al Palazzo del Casino' di Venezia il 28 Agosto scorso, organizzato dal Direttore Generale del Ministero da Lei presieduto, Gaetano Blandini, avente come tema la lotta alla pirateria e la tutela dell'industria culturale italiana. Prima di tutto mi complimento per il luogo scelto, non si sarebbe potuto scegliere luogo migliore per difendere i diritti inalenabili della cultura, ed in secondo luogo mi preme appludire ai pieni risultati ottenuti da tale evento, non è infatti di tutti i giorni organizzare un raduno di cariatidi che in una giornata di lavori riescono a partorire questo risultato: organizzare un'altra riunione dal quale dovrebbero emergere le strategie per combattere il fenomeno che tanto preoccupa i detentori del diritto d'autore e la filiera che su ciò ha investito soldi creando le proprie attività commerciali. Indire una riunione tramite la quale indire un'altra riunione è un opera d'arte degna del suo Ministero, un gioco di specchi che può rimandare all'infinito, ed a lei poco importa in quanto il tempo non è dell'arte e quindi giustamente se ne frega.
Ora però, mi perdonerà la materialità, siamo a chiederle che fine a fatto il tanto agoniato tavolo rotondo attorno al quale avrebbero dovuto sedersi coloro che hanno interessi nel mercato dei diritti d'autore, preoccupati quanto non mai della diffusione della cultura senza lucro, vorremo capire se quali contenuti possiamo scambiarci senza che una divisa si presenti alla porta mostrandoci il conto, vorremmo capire quale prezzo avete dato alle opere di artisti scomparsi ed a quali dei loro parenti serpenti dobbiamo pagare il pizzo. Ve lo chiediamo senza rancore, senza ironia sicuri oramai del fatto che la vostra mentalità ha i giorni contati, che il vostro "arraffare il più possibile prima che sia tardi" è solo il tramonto del medioevo mediatico.
Caro Bondi ci dica il conto che dovremo pagare in questi anni, lo paghiamo volentieri ad una povera persona come lei, il futuro la cancellerà irrimediabilmente e di lei resterà solo un buffo ricordo.

martedì 9 dicembre 2008

Mi sto staccando

Oramai è quasi un anno che vivo cercando di spostarmi dal solco che stavo seguendo. Il solco che tutti intorno a me seguono. La vita di plastica, preconfezionata, in una parola normale. Normale come alzarsi la mattina, normale come andare al lavoro, normale come fare la spesa, normale come il cenare e guardare la televisione.
E' quasi un anno che ho dichiarato guerra alla tivvù, il guardarla è l'ultimo atto normale di una giornata normale. Quello che te la fa digerire. Oramai sono quasi disintossicato, sono diventato idrorepellente alla melma televisiva. Non la guardo, non ci penso, non guardo telegiornali, telefilm, quiz, talshow, rubriche sportive o altro. A volte a malapena so com'è messa la Serie A di calcio che, dico, se vivi in Italia non ti è quasi permesso di non saperlo. Ed è una goduria.
Ho scoperto una marea di tempo libero per leggere, ascoltare musica, vedere amici, incontrare persone, andarmene ad un concerto, a teatro o semplicemente a zonzo in cerca di una scusa per una ciucca. Cazzo questa sì che è vita. E più mi infilo in essa più scema l'interesse per il lato normale della vita, per la difesa di esso, cosa oramai fanno tutti così impegnati a difendere con i denti scoperti il loro status/orticello per tanto piccolo che sia.
Quanto limita l'orizzonte guardare la tv, sembra di vedere tutto ed invece non si vede nulla, barcolliamo in tondo inseguendo ombre di immagini senza capire la nostra cecità.
Si sta bene senza guardare la tv, torna la vista e, come diceva il buon vecchi Vasco, capisci quante cose sono solo "fesserie"...