venerdì 12 dicembre 2008

Caro Bondi ti scrivo

Spettabile Ministro dell "Cultura" Sandro Bondi, anche detto il poeta, Le scrivo in relazione al "convegno" svoltosi al Palazzo del Casino' di Venezia il 28 Agosto scorso, organizzato dal Direttore Generale del Ministero da Lei presieduto, Gaetano Blandini, avente come tema la lotta alla pirateria e la tutela dell'industria culturale italiana. Prima di tutto mi complimento per il luogo scelto, non si sarebbe potuto scegliere luogo migliore per difendere i diritti inalenabili della cultura, ed in secondo luogo mi preme appludire ai pieni risultati ottenuti da tale evento, non è infatti di tutti i giorni organizzare un raduno di cariatidi che in una giornata di lavori riescono a partorire questo risultato: organizzare un'altra riunione dal quale dovrebbero emergere le strategie per combattere il fenomeno che tanto preoccupa i detentori del diritto d'autore e la filiera che su ciò ha investito soldi creando le proprie attività commerciali. Indire una riunione tramite la quale indire un'altra riunione è un opera d'arte degna del suo Ministero, un gioco di specchi che può rimandare all'infinito, ed a lei poco importa in quanto il tempo non è dell'arte e quindi giustamente se ne frega.
Ora però, mi perdonerà la materialità, siamo a chiederle che fine a fatto il tanto agoniato tavolo rotondo attorno al quale avrebbero dovuto sedersi coloro che hanno interessi nel mercato dei diritti d'autore, preoccupati quanto non mai della diffusione della cultura senza lucro, vorremo capire se quali contenuti possiamo scambiarci senza che una divisa si presenti alla porta mostrandoci il conto, vorremmo capire quale prezzo avete dato alle opere di artisti scomparsi ed a quali dei loro parenti serpenti dobbiamo pagare il pizzo. Ve lo chiediamo senza rancore, senza ironia sicuri oramai del fatto che la vostra mentalità ha i giorni contati, che il vostro "arraffare il più possibile prima che sia tardi" è solo il tramonto del medioevo mediatico.
Caro Bondi ci dica il conto che dovremo pagare in questi anni, lo paghiamo volentieri ad una povera persona come lei, il futuro la cancellerà irrimediabilmente e di lei resterà solo un buffo ricordo.

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