martedì 10 febbraio 2009

La civiltà della Morte


Ci ha pensato la signora col saio nero a dare un segnale di civiltà alla nostra società incivile.
Da diciassette anni Eluana Englaro stava sulla porta degl'inferi, nel limbo dantesco dove, si sa, risiedono gli infelici.
Diciassette anni in cui uomini mortali hanno tentato di sbarrare la strada alla morte, alla sua inevitabile venuta. Diciassette anni di ipocrisia, diciassette anni di martirio in nome di quella vita che pare debba combattere la morte ed invece ne è complementare come lo sono il giorno e la notte, lo yin e lo yang.
La morte è arrivata e le ha fatto attravresare l'acheronte con gesto pietoso, una pietà che non conoscono i nostri teatranti politici, i nostri pagliacci mediatici, la nostra opinione pubblica sempre più invasiva, sempre più pericolosa.

Auguro a tutte le persone che sono nella stesse condizioni di Eluana Englaro di poter morire in pace per ritrovare la felicità perduta in vita.

Nessun commento: