martedì 3 aprile 2007
il siur Bersano
Voglio fare i complimenti al siur Bersani che, nonostante la mediocrità della sua coalizione di governo, è riuscito a sfornare un qualcosa che ci cambia, finalmente, la vita, il suo decreto infatti è da poco diventato legge.
Nel mio settore, ad esempio, sono state aboliti i costi di ricarica, cosa che io non condivido in pieno in quanto lo ritengo un provvedimento di facciata, ma per fortuna non c'è solo questo: infatti Salta l'obbligo per gli utenti - spiega il comunicato - di restare fedeli agli operatori di telefonia e di reti televisive e di comunicazione elettronica, indipendentemente dalla tecnologia utilizzata: i contratti di adesione stipulati con tali operatori devono prevedere la facoltà del contraente di recedere dal contratto in qualsiasi momento e senza spese non giustificate da costi dell'operatore (alcuni operatori oggi impongono la fornitura del servizio per 12 mesi). Gli operatori non possono, inoltre, imporre un obbligo di preavviso superiore a 30 giorni
, questo sì che facilita la concorrenza!
Certo non è tutto oro quello che luccica, ci sono ancora grossi problemi da risolvere, come lo scorporo della rete dalla società Telecom, che renderebbe la telefonia in Italia veramente libera, bisogna infatti ricordare che se si richiede un servizio, ad esempio l'adsl, ad un operatore alternativo (tiscali, wind, tele2, etc etc) questi irrimediabilmente non può far altro che comprarlo da Telecom e poi rivenderlo, ebbene se Telecom vende servizi agli operatori su base annua ci ritroviamo in circolo vizioso tale e quale a quello delle garanzie (di cui magari parlerò più avanti), che rende inapplicabile la legge di cui sopra.
Serve quindi regolare questi rapporti per fare che non resti come al solito una legge sulla carta, semplicemente inapplicata come tante altre, ma non solo bisogna coordinare bene gl'organi che devono controllare e si devono impartire lezioni severe a chi sgarra.
C'è ancora da lavorare, siur Bersani.
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