martedì 14 luglio 2009

Castrazione chimica

Il Ministro della semplificazione Roberto Calderoli, in carica dal Maggio 2008, ha ben poco da fare come risulta dal sito internet del suo ministero: in un anno ha praticamene solo esposto il "Resoconto sommario Audizione del Ministro Roberto Calderoli presso la Commissione Parlamentare per la Semplificazione della Legislazione" dove essenzialmente, potete leggerlo anche voi, in una relazione "approfondita" (ma se si legge bene i lavori della commissione parlamentare durano in tutto 40 minuti, dalle 13 e 50 alle 14 e 40 quanto una puntata dei Simposon) dice di aver individuato molte leggi da eliminare. Bene ma a parte che ci ha messo più di un anno per fare di conto, col pallottoliere evidentemente, che le tagli ste leggi e non perda altro tempo! Ed invece di tempo ne perde eccome a parlare di tutto e di più come dimostra la rassegna stampa ed i comunicati del suo Ministero che utilizza come suo ufficio stampa personale per raccontarci quello che gli passa per la mente a proposito di fatti di cronaca nera e altro.
Ed è in questi giorni che per l'ennesima volta ha voluto, anche se non ne sentivamo il bisogno, specificarci che la sua soluzione (finale) per il problema degli stupri è la castrazione chimica.
Da dove derivi la sua particolare ossessione per la castrazione non si sa, forse dal suo passato di paramedico per i genitori dentisti e chirurgo maxillofacciale o forse da una sua ossessione che è meglio non approfondire, ma da come la sbandiera pare che l'unica strada possibile per curare un disturbo mentale sia tagliare le palle. Non so voi ma secondo me c'è qualcosa che non va. Certo sappiamo che la produzione di spermatozoi nei coglioni provoca un impulso a svuotarli (i coglioni) per far spazio ad altri (cosa che ha anche a che fare con la ripoduzione immaginerete bene). Che lo sfogo sia una sega piuttosto che una trombata la faccenda, in sintesi, cambia poco. Cambia molto, e questo è chiaro, quando l'impulso sessuale fa scattare una tara mentale, un disturbo che induce a imporre violenza su una altro individuo. Il Calderoli pensa che togliendo l'impulso il disturbo rimarrebbe negl'antri reconditi della mente malata. In pratica tagliare i coglioni (o renderli impotenti) farebbe diventare un'incallito stupratore un tranquillo cappone all'ingrasso. La proposta mi fa correre subito il pensiero alle bizzarre cure contro la dipendenza da internet del dottor Yang Shuyun, del Centro per la Cura della Dipendenza da Internet dell'ospedale psichiatrico di Linyi (Cina), il quale usava un mix di psicofarmaci ed electroshock per redimere gli internauti psicotici e compulsivi, che a sua volta richiama la cura Ludovico subita da Alex de Large in Arancia Meccanica. Il Ministero della salute cinese (fonte Reuters) ha bloccato le cure del Dottore per il fatto che non era provato che avessero realmente effetto ma la cosa che stupisce di più è la completa mancanza di studio degli aspetti psitici e sociali per la cura di malattie mentali e la completa sicurezza che un intervento di tipo meccanico possa curare i comportamenti psicotici delle persone. Proprio come pensa il Calderoli.
Nessuno studio causa effetto, nessuna propensione all'analisi, solo la mannaia del boia e via. Se gli uomini avessero pensato in questi termini saremmo ancora all'età della pietra.
A questo punto possiamo tranquillamente proporre:
  1. taglio delle mani per ladri di beni materiali, palpeggiatori, onanisti
  2. lobotomia per truffatori, raggiratori, colpevoli di reati finanziari e telematici
  3. accecamento per testimoni reticenti, omertosi, guardoni
  4. tappamento del buco del culo per gay e petomani
  5. taglio del pisello per i puttanieri
  6. divieto di entrata nei negozi di caramelle per i pedofili

Nessun commento: