"Questa poi - ho pensato ieri sera quando me l'hanno detto - boicottare myspace?" La credevo una follia, l'ennesima crisi di onnipotenza di noi eterni "Signor NO", l'ultima esagerazione dei "bastian contrari", la nuova frontiera dei Don Chisciotte contemporanei.
Ho spiegato, ieri sera, che Myspace mi sembra un bello strumento capace di divulgare, soprattutto, la musica e quindi la cultura a costi bassissimi se non gratis. Ho detto, ieri sera, che Myspace è un'idea valida, un buon compromesso per ascoltare senza violare i diritti d'autore, senza, quindi, delinquere. Ho pensato, ma chi ce la potrà mai avere con Myspace?
Oggi ho letto ed ho scoperto, e non mi è piaciuto.
Ho scoperto che Myspace è di Murdoch anche detto Merdoch. Una persona che NON mi piace, un Berlusconi australiano (o forse Silvio è il Merdoch nostrano), un accentratore, il contrario del concetto del libero mercato, un monopolista dell'informazione.
Merdoch non fa niente per niente, è un cane che abbia solo se gli diamo da mangiare, che scodinzola solo se vede che abbiamo in mano il biscottino. Merdoch non l'ho mai sopportato, lui e la sua tivvù di merda con centoquarantasettemilaottocentosessantacinque canali dove hai la libertà di scegliere, a pagamento, se guardarti la partita di fùbal in diretta o un film che è passato al cinema mesi fa, se bromurizzare i tuoi figli con disney channel o guardarti un bel porno con fazzoletti a portata di mano, se vederti il canale tematico della vela o guardarti il grande fratello (ma solo dala telecamera che decidi tu perché sei libero!!!). Ecco a voi Merdoch siori e siori, l'imperatore del tubo catodico, quello che con un solo abbonamento ti fa vedere due canali contemporaneamente perché non solo dobbiamo stare chiusi in casa perché "fuori c'è la deliquenza extracomunitaria e allo stadio si picchiano" e perché su sky sport fanno vedere la cèmpson lig, ma è meglio se la tivvù la guardiamo in camere separate, lui che si guarda la partita e ogni tanto butta l'occhio su un canale softporno, lei che guarda un film di richard gere o un approfondimento sui temi sviscerati nella casa del Grande Fratello. E' importante tutto ciò, metti infatti che guardando lo stesso programma le persone incomincino a parlare e magari a pensare, potrebbero mettersi a trombare o addirittura, vade retro satana, decidere di uscire a mangiare un gelato o a bere una birra... e allora come cazzo farebbe a sopravvivere Merdoch?
Ecco Merdoch è tutto qui e sapere che lui è il padrone di Myspace mi mette tristezza, vedo finire l'idillio in un coacervo di studi di marketing sul nostro comportamento e la vendita di pubblicità mirate, capisco perché nessuna "rockstar" o "popstar" o salcazzo si è mai lamentato della sua musica su Myspace anzi hanno pensato bene tutti di appogiare la nuova frontiera internettiana(cazzo stavolta erano proprio tutti d'accordo anche Bon Jovi convinto sostenitore del mercato della musica a strapagamento) Merdoch è loro garanzia, con lui i soldi si fanno con buona pace della musica intesa come arte e l'arte intesa come "attività umana basata sull’abilità individuale, sullo studio, sull’esperienza e su un complesso specifico di regole" e non come metodo per fare una barcata di soldi, comprarsi una mega villa, girare in limousine, tirare di bamba e trombarsi chiunque, dovunque (bello non dico di no, ma non con i miei soldi grazie).
Merdoch non avrai i miei dati/gusti da rivendere, saluto myspace e ti mando cordialmente affanculo.
giovedì 22 gennaio 2009
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