lunedì 12 gennaio 2009

Camargue, Sud della Francia

"La Camargue è la zona umida a sud di Arles, in Francia, fra il Mar Mediterraneo e i due bracci del delta del Rodano" wikipedia.it.

Vi sono stato nell'ottobre del 2006, con mio papà, a trovare mio fratello che lavorava per una cantina che produce vino della zona. Ci ero già stato l'anno precedente, con morosa e amici formula doppia coppia, ed avevamo fatto un giro del sud della Francia vedendo città come Nizza, Avignone, Grass, Vence ed Arles. Da Arles poi avevamo fatto una puntata ad Aegue morte, nella camargue appunto, ed infine eravamo tornati a casa causa mancanza posto dove dormire e maroni un po' pieni.
La zona è famosa per il vino, il riso rosso, i cavalli bianchi e i tori. Si effettuano infatti una marea di corride, quelle che chiamano incruente o alla portoghese ovvero al toro viene messo un fazzoletto sul corno ed i partecipanti alla corrida devono riuscire a prenderlo senza farsi incornare, il toro non viene ammazzato (per lo meno pubblicamente). Legata alla corrida c'è la corsa dei tori, che vengono portati nell'arena, come a San Firmin a Pamplona, solo che qui invece che farsi inseguire gli autoctoni cercano di trattenere il toro tirandolo per la coda o prendendolo per le corna. Pare che ogni tanto qualcuno ci rimanga secco. Comunque ho avuto modo di venderne una in quanto nei giorni i cui ho pernottato a Gallician (dove stava mio fratello) era anche la festa del paese farcita da corride e bevute.



La Camargue, che ai tempi del primo viaggio era stata definita gogliardicamente la Lomellina della Francia, è sicuramente un posto pieno di fascino, molto selvaggio e particolare con gli allevamenti di tori e cavalli bianchi dappertutto. Ottobre poi è stato un buon periodo per visitarla con pochi turisti e molte feste nostrane a me parecchio gradite.

Mio fratello stava in un posto molto bello che potete vedere dalle foto, un agriturismo non ancora finito dei proprietari della cantina, che condivideva con il custode un marocchino simpaticissimo e un po' beone, che cucinava un tajin fenomenale.

Con papà e fratello di giorno giravamo nei posti circostanti Aeguemorte (capitale degli zingari), Nimes con arena romana perfettamente conservata (ce n'è una anche ad Areles)e Saintes Maries de la Mer dove la leggenda narra che sia sbarcata Maria Maddalena che alcune voci, invise ai baciapile, dicono fosse la moglie di Gesù e dalla prole dei sarebbe nata la dinastia dei Merovingi che regnò in Francia tra il V e l' VIII secolo. Alla Maddalena è dedicata la chiesa del paese, la sera baracavamo alla festa del paese, solo col fratellino però, bevendo pastis allungato con l'acqua a fiumi. Qui, tra i fumi dell'alcool, ho notato un usanza particolare, i francesi di queste parti, che già si distinguono per non usare il bidet come in tutto il resto della Francia, sono usi nel bar a buttare tutto per terra, mocci di sigarette, bicchieri, cartacce, cannucce etc etc, poi alla fine della serata quando il proprietario del bar è riuscito a spingere fuori anche l'ultimo ubriaco prende semplicemente una canna e spinge fuori, sulla strada, con potenti geti d'acqua tutta la sozzeria incredibile accumulata per terra. Usanza strana. C'è da dire che il mattino dopo la nettezza urbana passa immediatamente a pulire. Mah.

In generale è un bel posto che merita e poi intorno ci sono città bellissime come Avignone e Nizza, che oltretutto è anche molto divertente, e le sole cinque ore d'auto, molte meno per arrivare a Nizza, la fanno una metà facile e fuori dall'ordinario. Posto consigliato.
Francia Ottobre 2006

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