mercoledì 7 marzo 2007

Forcaioli contro il canone Telecom


Sale la febbre forcaiola, l'Italia sta per scagliarsi contro il canone Telecom.
E' stata aperta una nuova petizione, in tutto e per tutto simile a quella che, formalmente, ha abolito i costi di ricarica. La trovate qui.
Vi dico subito che è abbastanza ridicola, ma oramai chi ci ferma più?
Al di là di ciò questa petizione, rispetto alla vecchia, ha più ragione di esistere ovvero se i costi di ricarica non ci avevano mai interessato sino a quando la petizione on line non ci ha fatto imbracciare il forcone e partire per la crociata (il perché di questo pensiero l'ho spiegato qui), il canone Telecom ce lo trasciniamo da anni e nessuno si è mai presentato alla nostra dicendo "ohi vieni con me che il canone non lo paghi", vedendosi sbattare i battenti in faccia.
Se infatti esistono diverse opportunità, sul mercato, alternative a Telecom nessuna prevede di pagare solo i consumi e nessun costo fisso, anzi solitamente viene proposto un canone più alto di quello di Telecom, che è di 14,57 euro mese, comprendendo però le chiamate urbane ed interurbane, o internet etc etc.
Abolire solo il canone Telecom non ha senso, anche perché la nostra disastrata rete telefonica chi la ristruttura se non ci mettiamo noi i soldi?
Più opportuno sarebbe licenziare, mandare a casa, abolire i vertici Telecom che stanno distruggendo la vecchia Sip ovvero quella che, nel bene e nel male, è la spina dorsale della comunicazione in Italia.
In realtà la vera rivoluzione, come, ad onor del vero, viene chiesto tra le righe dell'intestazione della petizione, sarebbe dividere Telecom Italia in due società, una che gestisce la rete ed una che gestisce la rivendita dei servizi (come è avvenuto per l'energia ed il gas), il risultato probabile non sarebbe la scomparsa del canone bensì una maggiore concorrenza, che potrebbe portare in futuro ad una riduzione dei canoni, ma che ora non esiste in quanto Telecom Italia è in pratica ancora monopolista, essendo proprietaria della rete di fatto influenza il mercato con le sue offerte e gli altri operatori possono solo replicarle perché costretti a comprare all'ingrosso da una società di Telecom ossia Telecom Italia Wholesale.
Secondo voi che concorrenza ci può essere in un mercato dove son costretto a comprare i prodotti da una società che poi compete con me sul mercato stesso?

In definitiva la nuova petizione ha aspetti positivi, porta attenzione su un'altra anomalia italiana, ma anche i soliti lati negativi ovvero gli italiani non prendono piena coscienza del problema ma imbracciano il forcone al grido di "ciula de' non pago più 14 euro al mese" con il rischio che magari ci accontentino come con i costi di ricarica, salvo poi riaddebitarci tutto, con gli interessi, in altro modo.

Questo è quello che penso io....

5 commenti:

Unknown ha detto...

stavolta son contrario al 100%.il mercato fornisce la possibilità di evitare di pagare il canone telecom,mi sembra quindi una mossa del casso..

Marco Rezzi ha detto...

se mi segnali anche un solo operatore che non ti fa pagare il canone, per essere più chiari che NON TI FA PAGARE UN COSTO FISSO MESILE (= canone mensile) ti posso dare ragione

Unknown ha detto...

non hai capito un ostia.
stavolta sono pro telecom.

Anonimo ha detto...

Guarda che se gli altri operatori hanno dei costi che potrebbero essere paragonati al canone telecom è solo perchè anche gli altri operatori sono costretti a pagare un canone alla telecom, nonostante il fatto che, ormai (purtroppo), è un'azienda privata. Praticamente, è come se la ford o la mercedes debbano pagare un canone alla fiat per vendere le proprie automobili in italia..... mi sembra che tali regole siano al di fuori di ogni logica capitalistica! Ma si sa... l'Italia è un paese capitalista solo quando si tratta di taglieggiare i consumatori o di licenziare i lavoratori!
Giovanni

Marco Rezzi ha detto...

Caro Giovanni cito dal testo che ho scritto:"Telecom Italia è in pratica ancora monopolista, essendo proprietaria della rete di fatto influenza il mercato con le sue offerte e gli altri operatori possono solo replicarle perché costretti a comprare all'ingrosso da una società di Telecom ossia Telecom Italia Wholesale". In pratica è descritto in maniera lievemente più tecnica ciò che dici tu ovvero che gli operatori alternativi pagano il canone a Telcom. Ed infatti più avanti dico che la vera rivoluzione non sarebbe togliere il canone telecom ma dividere la Telcom in due in modo che la rete sia gestita da una società diversa dagli operatori che sono a contatto con l'utenza finale (come succede in tutta europa), favorendo così la concorrenza.