giovedì 18 settembre 2008

Lettera a Benedetto XVI

Da quando la Chiesa Cattolica ha preso una forte e radicale posizione sulla Omosessualità e sulla legalizzazione della stessa all'interno della società civile, in barba all'eterosessualità ed alla risultanza della stessa, la famiglia, mi è presa una voglia irrefrenabile di confrontarmi con gli apostoli moderni della Romana Chiesa Cattolica.
Papa Ratzinger, in arte Benedetto XVI, da sempre difende fortemente, infatti, i valori della religione cattolica richiamando spesso le scritture e per questo specifico argomento ha richiamato il passo biblico del Levitico ai versetti 18:22 in cui, senza mezzi termini, si definisce l'omosessualità come "un abominio che non può essere tollerato". Ho sperato fortemente che il santo padre passasse dalle mie parti per potermi confrontare con lui, un giorno o l'altro, ma al momento pare non sia previsto ed ultimamente ha preferito andare al mare in Sardegna dove gli hanno giustamente offerto un sacco di soldi e ci hanno costruito pure un bel sito www.ilpapainsardegna.it, grandioso, chissà chi l'ha pagato.

Cos' mi son risolto, al momento, a cercar notizie in quel ricettacolo di impurità e senzaDio che è internet, sperando di poter comunque trovare documenti ed informazioni inerenti alla questione, ed ho trovato casualmente una lettere aperta al Santo Padre che mi spinge a riflettere oltre il problema della omosessualità, portando sul piatto della discussione argomenti che, a mio modesto parere, andrebbero affrontati dalla Chiesa di Roma con altrettanta solerzia, e la propongo ai lettori di questo scritto.

"Caro Benedetto XVI, le scrivo sull'onda delle dichiarazione sue e dei sui Cardinali e Vescovi in merito al problema dell'omosessualità. Durante i Vostri eccelsi discorsi avete spesso citato le scritture ed in particolare il Levitico 18:22 in cui si definisce l'omosessualità un abominio.
Vi ringrazio infinitamente per le Vostre parole, grazie alle quali, quando qualcuno cerca di difendere tale innaturale pratica, non faccio nient'altro che citare il passo e punto, chiudo la faccenda.

Avrei però bisogno di chiarire alcuni passi biblici che mi restano oscuri, per regolare al meglio i miei rapporti con le persone che vivono con me la vita terrena e chi meglio di lei, esegeta delle scritture, può rispondere correttamente alle mie umili e sciocche domande, spero possa farlo prima che il signore ci chiami a lui.

Ecco le mie domande:

1) vorrei vendere mia figlia come schiava (Esodo 21:7) saprebbe indicarmi un prezzo di vendita equo, per me e per il compratore?

2) quando sull'altare sacrificale accendo il fuoco e ci ardo il toro, so dalle scritture che ciò produce un piacevole profumo per il signore (Levitico 1:9) ma i miei vicini, i blasfemi, si lamentano di continuo, hanno anche chiamato i vigili urbani una volta ed altre volte mi hanno fatto dei gavettoni d'acqua, devo forse percuoterli?

3) so che posso avere dei contatti con una donna ma solo quando non ha le mestruazioni (Levitico 15: 19-24), il problema è come fare a chiederglielo, le non lo può sapere ma se la prendono parecchio male, mi dia un consiglio saggio?

4) il Levitico ai versi 25:44 afferma che posso possedere degli schiavi, sia maschi che femmine, a patto che siano acquistati in nazioni straniere, un mio amico dice che per quanto riguarda i filippini va bene, per i francesi no. Lei saprebbe chiarire? perché non posso avere schiavi francesi?

5) un mio vicino insiste a lavorare di sabato, ciò è chiaramente vietato nel Levitico. Devo metterlo a morte? Devo farlo personalmente e nel nome del signore?

6) Sempre nel Levitico 11:10 si dichiara che è un abominio mangiare i crostacei, è quindi opportuno bruciare i ristoranti con menù di pesce? e le pizzerie?

7) Molti miei amici usano rasarsi i capelli, anche vicino alle tempie, ciò è vietato (Levitico 19:27) come debbono essere puniti?

8) Sempre il Levitico ai versi 21:20 si afferma che non ci si può avvicinare all'altare di Dio se si hanno difetti di vista. Un mio amico porta gli occhiali, va bene lo stesso o bisogna proprio avere dieci decimi?

9) Mio zio possiede una fattoria. E' andato contro il Levitico 19:19 poiché ha coltivato due ortaggi diversi nello stesso campo; anche mia zia ha violato lo stesso passo indossando un capo composto da due tessuti diversi (cotone e acrilico); in più, resti tra di noi, mio zio bestemmia a tutto spiano, prima di bruciarli, come simpaticamente mi suggerisce il Levitico ai versi 20:14, debbo lanciare un anatema di fronte alla famiglia e disconoscerli come parenti, o vado di sgrosso come han sempre fatto tutti?

Ringraziando il suo gran cuore, la sua pazienza e la sua benevolenza, attendo con devozione una sua illuminata risposta, se non arrivaerà significa che non ne sono degno.

Un devoto"


E' sicuramente uno scritto che induce alla riflessione, a me ad esempio sono nate altre domande quali: se per la Chiesa la pillola del giorno dopo è già un aborto, la sega è omicidio premeditato? Ma soprattutto il pompino è cannibalismo? E quindi dovremmo considerare il coito interrotto abbandono di minori?

Non potendo, al momento, rivolgermi al Santo Padre le porgo a te, lettore, nella speranza che qualcuno possa aiutarmi.

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